Halloween, la magica notte delle streghe, sta arrivando…

Con fantasmi, mostri, streghe e, naturalmente, tante zucche. La festività “importata” nell’ultimo decennio dagli Stati Uniti, affascina grandi e piccini e sta prendendo piede, sempre più rapidamente, anche in Italia.

Diventata un’occasione imperdibile per divertirsi, la festa di Halloween sta conoscendo un’ampia diffusione perché convoglia un desiderio di trasgressione come può fare il Carnevale, grazie al fenomeno del travestimento, ma anche perché soddisfa il nostro desiderio di vivere i momenti festivi come qualcosa di differente dalla quotidianità.

Armati di dolcetti, torte, piatti e pizze  a base di zucca, gli italiani si preparano a festeggiare questa ricorrenza, integrandola con la festa religiosa di Ognissanti, in linea con le tradizioni culturali e cristiane del nostro paese.

Dalle sfilate in costume ai giochi dedicati ai bambini, dalle serate a tema in discoteca alle cene con degustazione di piatti a base di zucca per i più grandi, la ricorrenza di Halloween, si è ritagliata uno spazio anche da noi e le città si preparano con tanti eventi in programma.

Non si tratta solo di un fenomeno commerciale, ma di una svolta culturale che, in simbiosi con il resto del mondo, ha arricchito di nuovi significati una tradizione secolare come Ognissanti, a cui è strettamente legata.

Il nome Halloween (in irlandese Hallow E’en), deriva, infatti, dalla forma contratta di All Hallows’ Eve, dove Hallow è la parola arcaica inglese che significa Santo: la vigilia di tutti i Santi, quindi.

E, anche se negli Stati Uniti la festa ha perso i suoi significati religiosi e rituali, ed è diventata solo un’occasione per divertirsi ed organizzare costosi ed allegri festeggiamenti, in Italia, essa è ancora soprattutto una festa religiosa, in coerenza con le nostre origini e tradizioni.

Curiosità 

Forse non tutti sanno che la festa di Halloween non nasce in America, ma ha origini antichissime rintracciabili in Irlanda, quando la verde Erin era dominata dai Celti. 

La festa di Samhain era una antichissima celebrazione che univa la paura della morte e degli spiriti all’allegria dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno.

I Celti credevano che, alla vigilia di ogni nuovo anno (31 ottobre), Samhain, Signore della Morte, Principe delle Tenebre, chiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti e temevano che in tale giorno tutte le leggi dello spazio e del tempo fossero sospese, permettendo al mondo degli spiriti di unirsi al mondo dei viventi.

Vestiti con maschere grottesche, i Celti si radunavano nei boschi per fare sacrifici animali e accendere il Fuoco Sacro, per tornare poi al villaggio, facendosi luce con lanterne costituite da cipolle intagliate al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro. 

Sempre in Irlanda, si diffuse l’usanza di accendere torce e fiaccole fuori dagli usci e di lasciare cibo e latte per le anime dei defunti che avrebbero reso visita ai propri familiari, affinché potessero rifocillarsi e decidessero di non fare scherzi ai viventi.

Dall’Irlanda, la tradizione è stata poi esportata negli Stati Uniti dagli emigranti, che, spinti dalla terribile carestia dell’800, si diressero numerosi nella nuova terra.

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